Settimo capitolo del nostro percorso sulla chirurgia nella storia.
Oggi vi parliamo del padre della chirurgia: Ippocrate.
Tra le sue immense invenzioni ci sono lo Scamnum Hippocraticum e la Scala Ippocratica.

Il primo era costituito da una tavola di legno dove il paziente veniva fatto sdraiare a faccia in giù: legato poi alle spalle e ai piedi per esercitare una trazione fino a quando la colonna non fosse in posizione. Una volta raggiunta la posizione desiderata, l’operatore procedeva all’operazione di compressione premendo con forza sulle vertebre interessate o addirittura sedendovici sopra.

La scala ippocratica era una normale scala alla quale il paziente veniva strettamente legato. Veniva poi sollevata e il paziente restava appeso a testa in giù.
Questo movimento provocava un allungamento passivo della colonna vertebrale grazie alla forza di gravità. La pressione ridotta dei dischi intervertebrali era spesso sufficiente a risolvere il dolore alla schiena.

Nasce così la chirurgia Ippocratica dove le terapie riducevano al minimo il disagio e il dolore del paziente mirando all’efficacia del trattamento. Questo approccio è rimasto tipico della chirurgia ippocratica anche nei secoli successivi.

From the Past to the Future!

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